Cari genitori,
ormai al termine di questo innaturale, anomalo e problematico Anno Scolastico siamo ora chiamati ad una decisione non facile.
Il DPCM del 17 maggio e la successiva Ordinanza della Regione Lombardia del 29 maggio, in cui sono riportate le linee di indirizzo per progettare ed attuare i servizi e le iniziative per l’infanzia, hanno di fatto imposto il rispetto di regole molto rigide e vincolanti per la realizzazione dei centri estivi.
Valutando gli adempimenti che siamo tenuti a rispettare e la responsabilità che assumiamo come enti gestori – seppur condivisa con le famiglie, pur coscienti delle problematiche organizzative che i genitori hanno affrontato e continuano ad affrontare, con consapevole ragionevolezza abbiamo fatto questa scelta, e non è stata una scelta facile: abbiamo ritenuto di non poter organizzare un servizio estivo per i bambini più piccoli.
Numerose e complesse sono le problematiche che abbiamo rilevato per l’attivazione del servizio estivo, proprio per le caratteristiche dell’utenza: bambini da 3 a 6 anni.
Numero limitato di partecipanti, in relazione all’età: 1 educatore ogni 5 bambini con età da 3 a 6 anni. Questo rapporto “1 a 5” comporta anche un rilevante impegno finanziario.